L'impetigine è un'infezione superficiale della cute, molto contagiosa, causata da batteri presenti normalmente sulla pelle, che approfittano di qualsiasi situazione che indebolisca la sua funzione di barriera per moltiplicarsi. E' più comune nel periodo estivo, quando la pelle è più scoperta e quindi vulnerabile. Si manifesta spesso intorno al naso e alla bocca, ma anche dovunque la pelle abbia subito una lesione (un taglio, un graffio, una puntura di insetto, un comedone), con piccole papule rosse che si trasformano in breve tempo in vescicole contenenti un liquido prima trasparente, poi torbido. Le vescicole si rompono lasciando delle piccole ulcere (cioè delle piccole ferite che non tendono a guarire). Queste spesso vengono ricoperte da croste giallo-marroni, molli, da cui può talvolta fuoriescire del pus.
Per curarla prendi un grosso batuffolo di cotone e richiudilo in una garza sterile (così da ottenere una 'compressa'); bagna la compressa con una soluzione disinfettante ( base, ad esempio, di cloramina), o con soluzione fisiologica (se devi medicare una zona vicina all'occhio, o alle narici, o alle labbra; ponila sulle croste, e lasciatela in sede per almeno 20 secondi, poi ripetete l'applicazione fino a che la crosta non diviene morbida e tende a staccarsi; cerca di staccare in questo modo tutte le croste (la terapia è più efficace se la pelle è priva di croste); applica la pomata antibiotica sulla cute infetta, ma anche su quella sana intorno, in quantità abbondante (circa 1 cm di pomata se la lesione è grande come una moneta da 1 Euro); ripeti l'applicazione 2 volte al dì, per non meno di 7 giorni (fino ad almeno 2-3 giorni dopo la guarigione); se possibile, copri la cute con una garza sterile fissata con un cerotto (se la garza si incolla, potete staccarla bagnandola con soluzione fisiologica).
Comunque sappi che è necessaria una visita medica per la prescrizione degli antibiotici necessari alla cura dell'infezione.